Tecniche di soluzione dei problemi

A cura di Daniele Brambilla

Le tecniche per risolvere problemi e ricercare nuove soluzioni e idee sono molte. Le basi di questi espedienti si fondano sui meccanismi cognitivi dell’associazione e della ristrutturazione; queste tecniche possono essere impiegate dai singoli individui come dai gruppi. Per quanto riguarda l’uso individuale esse possono divenire parte di uno stile di pensiero vivace e non arrendevole che è disposto ad automodificarsi secondo le necessità di percorso. In tal caso si può ricorrere ad espedienti come l’immedesimazione e l’analogia, che aiutano a ristrutturare il campo da punti di vista diversi e ad associare elementi insoliti, o ancora, espedienti metaforici, di disgregazione e frantumazione dei problemi, e altri ancora le cui caratteristiche sono molto simili alle tecniche già esaminate come ad uso dei gruppi[1].
De Bono sostiene che “un individuo, che abbia acquisito le opportune capacità, può essere anche più creativo da solo”[2]. Questa opinione si fonda su anni di applicazione delle tecniche di pensiero laterale da lui elaborate. Il pensiero laterale, secondo la definizione specifica di De Bono, “mira direttamente a modificare i concetti e le percezioni”[3]; ad esso attribuisce degli aspetti “perfettamente logici”[4] e convergenti che insieme a caratteristiche divergenti lo costituiscono. De Bono però non identifica il pensiero laterale con la creatività; lo ritiene invece un aspetto particolare della creatività a cui può sovrapporsi per gradi diversi. Quest’ultima considerazione aiuta a entrare in un ordine e in una tipologia diversa di tecniche di creatività e di corsi che si riferiscono alla creatività. Questi non coincidono nella loro strutturazione solo con i metodi di soluzione dei problemi, di convergenza-divergenza o di lateralizzazione strettamente intesa, ma traggono la loro linfa dalle sacche dell’immaginazione e dell’elaborazione inconscia.


[1]Si veda la tecnica del “What if”.
[2]De Bono E., trad. it., Essere Creativi, come far nascere nuove idee con le tecniche del pensiero laterale., Il Sole 24ORE Libri, Milano, 1996, p. XXIX.
[3]Ibidem, p. 66.
[4]Ibidem, p. 67.

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